lunedì 22 giugno 2015

Recensione - Fire Emblem Awakening


Fire Emblem è una saga che nasce nel lontano 1990, dalle menti di quei geniacci di Intelligent Systems. Il primo episodio (aka Fire Emblem) esce su Nes e la saga continuerà poi su Snes, Gamecube, Gameboy Advance, Ds, Wii e ora dopo quasi un anno di attesa rispetto all'uscita JAP, approda su 3ds. Awakening può essere considerato uno dei capitoli più riusciti della saga strategica di Nintendo.

Pro:
+ Gameplay, come sempre, riuscito e coinvolgente;
+ Personaggi disegnati e caratterizzati bene;
+ Numerosi DLC e bonus Spotpass;
+ Sonoro di alto livello;
+ Longevità Elevata;
+ Storia gradevole...

Contro:
- ... Ma che poteva essere narrata meglio;
- Difficoltà calibrata MALISSIMO;
- Graficamente sottotono.



La banda dei Pastori di Ylisse.
Grande ritorno è la personalizzazione del proprio avatar: iniziando una nuova partita infatti, non vi troverete più ad impersonare i panni di un eroe predefinito come accadeva negli episodi più recenti, ma dovrete scegliere l'aspetto del vostro avatar, personalizzando caratteristiche quali il sesso, il colore e l'aspetto degli occhi, i capelli e il fisico, oltre al nome e alla statistica privilegiata e quella "sfortunata". Dopo aver confermato l'aspetto generale del vostro avatar, si parte subito con una battaglia, che pare quella finale, e una cutscenes in CG molto ben fatta (come quelle, poche, che seguiranno nel corso della storia). Ma tranquilli, come se niente fosse vi ritroverete a unirvi ad una banda di pastori nel continente di Ylisse, tuttavia questi figuri non paiono proprio "uomini di mondo"... La storia ingrana fin da subito, presentandovi i personaggi in modo semplice, ma d'effetto. Proseguendo con la campagna tuttavia, la storia tende ad avere alti e bassi; i momenti di suspance non mancano, ma alcuni capitoli sembrano inseriti "tanto per", come se fossero dei semplici filler atti ad ottenere punti esperienza e nuovi personaggi.
La parte iniziale è certamente quella più riuscita, successivamente solo sul finale la narrazione riprende ad ingranare. L'epilogo è ben realizzato, anche se avrebbero potuto renderlo più "epico".



Giochiamo a scacchi?
Ma si sa, la storia non è stato mai il punto forte della saga: è il gameplay infatti che rappresenta il top nel genere degli strategici su console Nintendo. Il battle system è quello di sempre: il campo di battaglia è rappresentato da una sorta di scacchiera in cui muovere le vostre pedine (il vostro esercito) a turno per sconfiggere i barbari o i "risorti". Avvicinati ad un nemico ecco che appare un menu in cui scegliere tra delle azioni da fare: si può attaccare il nemico, in questo caso apparirà una finestra con tutte le statistiche da consultare e le armi da scegliere (fondamentali per arrecare un danno consistente al nemico, dato che ogni arma ha una debolezza e una resistenza diversa). Si può curare un'unità lontana se il tuo personaggio possiede un bastone, si può bere una pozione per recuperare PS o unirsi in duo con un'unità, opzione che tratteremo più avanti.
Ogni personaggio appartiene ad una classe diversa: ci sono gli spadaccini, esperti nella spada e con statistiche equilibrate, gli arcieri, che usano esclusivamente l'arco e possono attaccare da lontano, i cavalieri pegaso, a cavallo di un unicorno alato, che possono esplorare tutta la mappa potendosi muovere di molti spazi alla volta, ma che possiedono una difesa scarsissima, e moltissimi altri ancora. Proseguendo col gioco potrete potenziare i vostri personaggi accedendo alle classi "avanzate" oppure re - classarli facendoli diventare guerrieri totalmente diversi.



Sempre più strategico.
Il gameplay, pur mantenendo quell'ossatura di base tipica della saga, ha tanti piccoli accorgimenti e perfezionamenti che lo rendono il migliore della saga.
Innanzitutto le battaglie sono estremamente più veloci, sia nello spostamento delle unità, sia negli scontri coi nemici, grazie al comando "avanti veloce" eseguibile col tasto "A". La telecamera è completamente personalizzabile; durante gli scontri si può infatti scegliere una visuale in prima persona, laterale o predefinita, oppure disattivare del tutto le animazioni, rendendo le battaglie ultra-veloci per livellare i personaggi con facilità.
Come negli altri capitoli le relazioni tra i personaggi sono fondamentali. Per aumentare il grado di affinità dovrete far combattere i personaggi in duo. Raggiunto il grado S, i due personaggi si innamoreranno e si sposeranno e non è la sola cosa che accadrà...
Ma la novità più consistente, che abbiamo citato per tutta la recensione, è l'introduzione dell'opzione "duo": due unità del vostro esercito possono unirsi durante le battaglie per attivare bonus attacco e statistiche temporaneamente più elevate. Più alto è il grado di affiatamento dei personaggi, più alto è il bonus che riceverete durante un DUO.
Tutto ciò rende la componente strategica ancora più accentuata poichè, soprattutto a difficoltà elevate, è essenziale sfruttare le coppie a proprio vantaggio.



Spotpass, spotpass, spotpass.
Da segnalare inoltre è l'immensa quantità di contenuti da scaricare tramite spotpass. Nintendo infatti, ci propone mappe bonus, personaggi speciali, armi speciali e squadre inedite da affrontare.
Queste squadre, di diversa difficoltà, sono composte da personaggi noti nel mondo di fire emblem; infatti i capisquadra sono vecchi personaggi proveniente da tutti i giochi della saga. La chicca è che potrete reclutarli tutti! Ma attenzione, non è semplice averli in squadra: le loro unità sono estremamente più forti rispetto a quelli che si trovano nella storia principale, perciò non pensiate di avere Ike o Marth subito all'inizio della storia, a meno di sganciare migliaia di monete per farli unire a voi.
E' supportato anche lo streetpass con cui potrete fronteggiare squadre di giocatori che incontrate in giro per le vostre città.



Non proprio perfetto...
Detto ciò, Fire Emblem Awakening non è tutto rosa e fiori: il difetto più consistente è la difficoltà, davvero calibrata malissimo.
Sebbene venga introdotta, per i neofiti, la modalità "principianti" che permette ai personaggi di ritornare in vita dopo una sconfitta (che però, a mio parere, rimuove uno degli aspetti più interessanti della saga), i 3 gradi di difficoltà (normale, difficile, folle) sono ESTREMAMENTE squilibrati. La difficoltà normale è eccessivamente facile, soprattutto dopo il capitolo 5. I nemici cadranno anche solo dopo un colpo e se livellerete con le casse mefitiche o con le squadre spotpass, diventa davvero una passeggiata, anche a modalità classica.
A difficoltà difficile invece, è oltremodo complicato. I primi 5 capitoli vi faranno a dir poco penare, soprattutto nel quinto ed è praticamente impossibile far rimanere in vita tutte le unità. Questa modalità è sicuramente l'ideale per i giocatori navigati, ma purtroppo non esiste una modalità intermedia per i giocatori che si vogliono semplicemente godere il gioco.
A folle... è semplicemente FOLLE.
Altro contro è la grafica, che poteva essere sicuramente realizzata meglio. Da segnalare i modelli dei protagonisti, in cui sono assenti i piedi e parte delle gambe: la spiegazione da parte degli sviluppatori è che non pensavano che il 3ds reggesse modelli poligonali più definiti (che scusa è? ndr). Il 3D invece è zeppo di pop-out ed è molto gradevole.
La longevità invece è molto buona, grazie anche alla mole immensa di contenuti scaricabili e alla rigiocabilità del titolo.
L'impianto sonoro è riuscito, sono presenti numerose ost memorabili e altre orecchiabili e adatte al contesto.

Insomma, Fire Emblem Awakening rappresenta uno dei giochi per 3ds da avere a tutti i costi, per un gameplay divertente ed immersivo e una storia ben narrata. Tuttavia dovrete dar conto alla difficoltà e decidere bene come affrontare il titolo, se da giocatori navigati (difficile - classico), da giocatori principianti (normale - principiante) o se da masochisti (folle - classico).

Voto: 9, 0

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